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mercoledì 4 maggio 2016

Il Crocifisso sosta in Cattedrale e sabato prossimo altra processione.

Con un insolito rientro in cattedrale, piuttosto che in Collegiata, si è conclusa la processione del SS.Crocifisso, che vivrà quest’anno un secondo appuntamento, in coincidenza con l’anno giubilare, voluto da Papà Francesco.

Programma:

7 maggio -

0re 17,00 - Basilica cattedrale: Pontificale in onore della Venerata Immagine della Madonna del Popolo e del SS.Crocifisso.
ore 18,00 - Inizio processione della Madonna del Popolo e del SS.Crocifisso.

giovedì 28 aprile 2016

La festa entra nel vivo...ecco gli appuntamenti sino al 3 maggio!

GIORNO 29 Aprile 2016
Ore 21,30 Cabaret con Giovanni Cangialosi e Mago Plip – Piazza Spasimo;
Ore 22 Concerto “QUINTO SPAZIO” omaggio a Lucio Battisti – Piazza Guglielmo II;

GIORNO 30 Aprile 2016
Ore 9,30 Mini basket società Nuova Aquila – Antivilla Comunale;
Ore 17 Biennale itinerante D’Arte Contemporanea – Associazione Arteos Galleria Civica “G. Sciortino”;
Ore 21,30 Spettacolo di coro e danza degli alunni del I circolo “Pietro Novelli” Piazza Guglielmo II;
Ore 22,30 Cabaret con Toti & Totino – Piazza Guglielmo II;

GIORNO 01 Maggio 2016
Ore 7 Alborata sul Monte Caputo;
Ore 9 e 17 Bande per le vie della città;
Ore 9,30 Tamburinai di Aspra in festa di Gaetano La Licata;
Ore 10 Corteo Storico Medievale “Lo Sposalizio di Guglielmo” Associazione TEMA;
Ore 10 e 17 Sbandieratori di Vicari – Associazione Santa Maria del Castello;
Ore 10,30 e 17,30 Gruppo Folkloristiko “Trinacria Bedda” per le vie della città;
Ore 11 Tradizionale sfilata dei Carri Siciliani per le vie della città;
Ore 17,30 Esibizione capoeira – Associazione Zumbi e alunni Pietro Novelli – Piazza Guglielmo II;
Ore 18,30 Cerimonia dei passaggi e vestizione dei nuovi confrati Santuario SS. Crocifisso;
Ore 21,30 ANNA TATANGELO in Concerto – Piazza Guglielmo II;

GIORNO 02 Maggio 2016
Ore 7 Alborata sul Monte Caputo;
Ore 9 e 17 Bande in festa per le vie della città;
Ore 9,30 Tamburinai e majorette di Aspra in festa di Gaetano La Licata;
Ore 10 Corteo Storico Medievale Associazione TEMA;
Ore 16 Fanfara dei Bersaglieri sezione di Casteldaccia con omaggio al Monumento ai Caduti e al SS. Crocifisso;
Ore 17,30 Gruppo Folkloristico “Trinacria Bedda” per le vie della città;
Ore 19 Primi Vespri Solenni presieduti da Monsignor Michele Pennisi Arcivescovo di Monreale con la partecipazione delle autorità religiose, civili e militari Santuario SS. Crocifisso;
Ore 21,30 TINTURIA in Concerto – Piazza Guglielmo II;

GIORNO 03 Maggio 2016
Ore 7 Alborata sul monte Caputo;
Ore 9 Omaggio bandistico al Santuario del SS. Crocifisso;
Ore 9,30 Tamburinai di Aspra in festa di Gaetano La Licata;
Ore 10 Corteo della Confraternita del SS. Crocifisso dalla Collegiata al Palazzo di Città e al Palazzo Arcivescovile;
Ore 11 Solenne Pontificale presieduto da Monsignor Pennisi, con partecipazione delle autorità religiose, civili e militari;
Ore 14 Tradizionale discesa a spalle del Venerato Simulacro del SS. Crocifisso Chiesa Collegiata;
Ore 18 Sfarzosa illuminazione per le vie della città;
Ore 18 Tradizionale processione del Venerato Simulacro del SS. Crocifisso per le vie della Città;
Ore 24 Omaggio floreale al SS. Crocifisso da parte del Sindaco Piero Capizzi;
Ore 1 Spettacolo pirotecnico di Pirolandia S.r.l. – Monte Caputo;





mercoledì 27 aprile 2016

Da stasera si parte con il cabaret...

Caberet, musica e magia:


GIORNO 27 Aprile 2016
Ore 21,30 Cabaret con Ernesto Maria Ponte e Marco Manera – Piazza Spasimo;

GIORNO 28 Aprile 2016
Ore 21,30 Cabaret con Stefano Piazza ed Antonio Pandolfo – Piazza Spasimo;

GIORNO 29 Aprile 2016
Ore 21,30 Cabaret con Giovanni Cangialosi e Mago Plip – Piazza Spasimo;
Ore 22 Concerto “QUINTO SPAZIO” omaggio a Lucio Battisti – Piazza Guglielmo II;

martedì 26 aprile 2016

dal 1 maggio "U viaggiu" - mostra fotografica


Da GIORNO 1 maggio al 22 maggio

Mostra fotografica “U viaggiu” – Aula Consiliare di Monreale

Mostra Fotografica Collettiva con foto di Nicolò Balsano, Giuseppe Giurintano, Giovanni Lo Iacono.
con una proiezione video della Festa 2015 di Francesco La Bruna.


venerdì 22 aprile 2016

martedì 19 aprile 2016

Ecco il programma definitivo della 390° Edizione (2016)


GIORNO 26 Aprile 2016
Ore 17 Inaugurazione mostra fotografica “U viaggiu” – Aula Consiliare;
GIORNO 27 Aprile 2016
Ore 21,30 Cabaret con Ernesto Maria Ponte e Marco Manera – Piazza Spasimo;
GIORNO 28 Aprile 2016
Ore 21,30 Cabaret con Stefano Piazza ed Antonio Pandolfo – Piazza Spasimo;
GIORNO 29 Aprile 2016
Ore 21,30 Cabaret con Giovanni Cangialosi e Mago Plip – Piazza Spasimo;
Ore 22 Concerto “QUINTO SPAZIO” omaggio a Lucio Battisti – Piazza Guglielmo II;
GIORNO 30 Aprile 2016
Ore 9,30 Mini basket società Nuova Aquila – Antivilla Comunale;
Ore 17 Biennale itinerante D’Arte Contemporanea – Associazione Arteos Galleria Civica “G. Sciortino”;
Ore 21,30 Spettacolo di coro e danza degli alunni del I circolo “Pietro Novelli” Piazza Guglielmo II;
Ore 22,30 Cabaret con Toti & Totino – Piazza Guglielmo II;
GIORNO 01 Maggio 2016
Ore 7 Alborata sul Monte Caputo;
Ore 9 e 17 Bande per le vie della città;
Ore 9,30 Tamburinai di Aspra in festa di Gaetano La Licata;
Ore 10 Corteo Storico Medievale “Lo Sposalizio di Guglielmo” Associazione TEMA;
Ore 10 e 17 Sbandieratori di Vicari – Associazione Santa Maria del Castello;
Ore 10,30 e 17,30 Gruppo Folkloristiko “Trinacria Bedda” per le vie della città;
Ore 11 Tradizionale sfilata dei Carri Siciliani per le vie della città;
Ore 17,30 Esibizione capoeira – Associazione Zumbi e alunni Pietro Novelli – Piazza Guglielmo II;
Ore 18,30 Cerimonia dei passaggi e vestizione dei nuovi confrati Santuario SS. Crocifisso;
Ore 21,30 ANNA TATANGELO in Concerto – Piazza Guglielmo II;
GIORNO 02 Maggio 2016
Ore 7 Alborata sul Monte Caputo;
Ore 9 e 17 Bande in festa per le vie della città;
Ore 9,30 Tamburinai e majorette di Aspra in festa di Gaetano La Licata;
Ore 10 Corteo Storico Medievale Associazione TEMA;
Ore 16 Fanfara dei Bersaglieri sezione di Casteldaccia con omaggio al Monumento ai Caduti e al SS. Crocifisso;
Ore 17,30 Gruppo Folkloristico “Trinacria Bedda” per le vie della città;
Ore 19 Primi Vespri Solenni presieduti da Monsignor Michele Pennisi Arcivescovo di Monreale con la partecipazione delle autorità religiose, civili e militari Santuario SS. Crocifisso;
Ore 21,30 TINTURIA in Concerto – Piazza Guglielmo II;
GIORNO 03 Maggio 2016
Ore 7 Alborata sul monte Caputo;
Ore 9 Omaggio bandistico al Santuario del SS. Crocifisso;
Ore 9,30 Tamburinai di Aspra in festa di Gaetano La Licata;
Ore 10 Corteo della Confraternita del SS. Crocifisso dalla Collegiata al Palazzo di Città e al Palazzo Arcivescovile;
Ore 11 Solenne Pontificale presieduto da Monsignor Pennisi, con partecipazione delle autorità religiose, civili e militari;
Ore 14 Tradizionale discesa a spalle del Venerato Simulacro del SS. Crocifisso Chiesa Collegiata;
Ore 18 Sfarzosa illuminazione per le vie della città;
Ore 18 Tradizionale processione del Venerato Simulacro del SS. Crocifisso per le vie della Città;
Ore 24 Omaggio floreale al SS. Crocifisso da parte del Sindaco Piero Capizzi;
Ore 1 Spettacolo pirotecnico di Pirolandia S.r.l. – Monte Caputo;
GIORNO 04 Maggio 2016
Ore 9 Commemorazione del Capitano Emanuele Basile – Corso Pietro Novelli;
GIORNO 07 Maggio 2016
Ore 17 Pontificale in onore della venerata immagine della Madonna del Popolo e del SS. Crocifisso – Basilica Cattedrale;
Ore 18 Processione venerata immagine del SS. Crocifisso e Madonna del Popolo;





mercoledì 13 aprile 2016

Conferenza Stampa - 15 aprile 2016

Il Sindaco avv. Piero Capizzi, l'Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo dott. Ignazio Zuccaro informano che Venerdì 15 aprile 2016 si terrà la conferenza stampa relativa alla 390° edizione della Festa del SS. Crocifisso di Monreale.

Info: ore 11,30 presso la sala Pietro Novelli - Ex Monastero dei Benedettini -  Complesso Monumentale Guglielmo II -  Monreale

martedì 5 aprile 2016

Notizie storiche

da "La festa del Santissimo Crocifisso di Monreale" di Nicola Giacopelli

  1. La Festa (di Giuseppe Pitrè)
Il dì 3 maggio del 1898 dunque, nelle prime ore del pomeriggio, io mi recai a Monreale.
Era il terzo giorno della festa e si parlava di con vantaggio e con calore delle corse dei primi due giorni. Il palio era stato vinto da cavalli paesani. Un bardaloro poi era corso leggiero come una piuma, veloce come il vento e s'era lasciati addietro di non so quanti passi tutti gli altri.
La banda paesana aveva dato prova di grande abilità con certi pezzi bene studiati e meglio eseguiti, e quando quella di P. Don Giovanni, una banda istituita e diretta da un sacerdote della borgata di Malaspina in Palermo, fece la sua entrata chiassosa e le sue prove qua e là per le strade, nessuno ne rimase impressionato, perché, a buoni conti, la musica cittadina non resta addietro ad altre, anche di una certa riputazione.
Non si parla dei tamburini, che aveano sonato a perdibraccia, non della illuminazione alla veneziana, che era pittoresca, né tampoco del Vespro della sera precedente e del panegirico della mattina, che era stato un vero capolavoro. I vecchi non ricordano discorso più dotto da oltre vent'anni e le donnicciuole, che aveano sempre guardato un po' il predicatore, in po' le persone più sapute della chiesa, n'erano uscite ripetendo:”Chi beddu diri! Chi gran panagiricu!” ma non sapevano ridir nulla...
Si attendeva la parte migliore del festino, la processione, per la quale a migliaia i palermitani, più che nei due giorni precedenti, vi si recavano su tramways , su carrozze, su carrette, su sciarabbà ed anche, come si suol dire volgarmente, a cavallo ai calzoni. Nell'attesa, i caffettieri si davano un gran da fare attorno ai pozzi preparando sorbetti e granite, i dolciari, a mettere in mostra i loro biscotti a forma di S con ghirigori bianchi di zucchero, tanto ricercati a Palermo; gli stigghiulara, ad arrostire i loro manicaretti, ai quali più che la voce loro fa grande réclame il denso nugolo di fumo che si solleva dai loro fornelli; i pagliacci, a ripetere i loro dinoccolamenti uniformi, i loro motti stereotipati, le loro eterne sconciature; i caramellai ad intascare i soldarelli dei fanciulli che tentano di vincerne qualcuno a la badduzza, specie di dado; alla strummulicchia, trottolino con sei numeri su sei faccette; al firrialoru, roulette primitiva.
La piazza della cattedrale, di quella cattedrale che, secondo un antico adagio, nessun forestiero che vada a Palermo può esimersi dall'andar a visitare se non vuole guadagnarsi la patente di asino, era tutta di gente, tra la quale passavano silenziosi i devoti (...)



2. “Uomini del re 
      Salvati dalla peste” di Pino Giacopelli

Il primo documento che ci parla dell'immagine del Crocifisso della Collegiata, soffuso d'una luce immateriale e carico di struggente pietà, è l'atto del notaio Pietro Vienna nel 24 maggio 1575, mentre nulla sappiamo né della sua provenienza, né dell'autore.
Solo recentemente, in occasione di un delicato intervento di restauro, il prof. Angelo Cristaudo ha formulato l'ipotesi che possa attribuirsi ad Antonello Gagini, autore di un Crocifisso gemello, realizzato nel 1534 e custodito nella chiesa madre di Assoro, in provincia di Enna (...)

A commissionare il Crocifisso dovette essere la Confraternita del Santissimo Salvatore, già esistente nel 1520.
I due Crocifissi, quello di Assoro e quello di Monreale, risultano realizzati entrambi con lo stesso materiale del tempo, composto da un impasto, detto “mistura”, contenuto fra due teli (incamottatura). Nel telo steso veniva applicato il gesso e dipinto ad olio: eguali l'inclinazione del capo, la conformazione della barba e dei capelli, lo stile della corona a chiodi, l'anatomia del corpo, l'apertura del costato, la posizione dei piedi, l'espressione del volto, diversa è soltanto quella degli occhi e quindi la fisionomia.
Ma il popolo dei fedeli continua a dar voce ai prodigi ed alle leggende che la fede nel Crocifisso ha suscitato nel cuore della gente. La tradizione non abbandona neppure i Monrealesi della diaspora, non lascia indenni le nuove generazioni, non cancella gli elementi semantici, non trasfigura quelli semiologici (…)

Il 30 aprile del 1625 la Deputazione della Santità, riunita sotto la presidenza dell'Arcivescovo Girolamo Venero, delibera che “per ogni strada si faccia foco e luminarie, in honore del Santissimo Crocifisso, incominciando da questa sera per tre sere continue (...)”

E' l'anno di nascita della festa del Crocifisso che , da allora, si celebra solennemente nei primi tre giorni del mese di maggio, proprio per onorare e ringraziare il protettore della città (...)



                                          (Foto Archivio Storico Comunale "Giuseppe Schirò")

                                          la storica corsa dei cavalli - foto 1.2.3.4.5



                                       

                                       

                                       


                                          Inaugurazione del del Filobus - 11 febbraio 1990


                                               
                                         Giornata della frutta




giovedì 31 marzo 2016

Il Sindaco, avv. Piero Capizzi, ha nominato  il professore Salvatore Autovino direttore artistico della 390° Festa del SS. Crocifisso (dal 27 aprile al 3 maggio 2016).
Il professore, ex direttore della Galleria Civica "Giuseppe Sciortino" è anche uno degli autori dell'inno ufficiale Città di Monreale.
Al Sindaco, al Direttore artistico, all'Assessore Turismo, Sport e Spettacolo dott. Ignazio Zuccaro e a tutto lo staff organizzativo auguriamo buon lavoro!


                                                       Assessore Ignazio Zuccaro

                                                   Direttore artistico Salvatore Autovino


Hanno scritto:

http://www.monrealenews.it/cronaca/cronaca-varia/14857-festa-del-ss-crocifisso,-il-professore-salvatore-autovino-%C3%A8


http://www.filodirettomonreale.it/2016/03/30/festa-del-ss-crocifisso-nominato-il-direttore-artistico/










martedì 22 marzo 2016

Storia, Foto e altro

Monreale, città della provincia di Palermo, da cui dista 7 km., con 14.119 ab. (1931). È situata dove il pendio sudorientale del Monte Caputo si attenua come in un'ampia terrazza, che a circa 300 m. s. m. si protende verso E. e NE. a guisa di rupe - dominata dalla mole del tempio normanno con l'arcivescovado e il monastero benedettino coevo - mentre declina dolcemente a S. e a SO. sugli ubertosi giardini della Conca d'Oro, della quale essa in ogni lato offre una vista superba. Su quest'ampia spianata si allarga in prevalenza la cittadina, e qui presenta un aspetto generalmente decoroso, con opere monumentali e con varî istituti di educazione; ma si arrampica con la sua parte meno bella anche sul Caputo fin quasi a 350 m. E per la natura carsica di questo è percorsa nel sottosuolo da varie grotte, ricche di acque, che sgorgano ai piedi della collina. Monreale, del cui abitato le origini si confondono con quelle del tempio (sec. XII), aveva nel secolo XVI circa 6000 ab. (1570: ab. 6105; 1583: ab. 5597). Il comune ha una superficie di kmq. 40,99 (la 9ª parte della provincia, che ha 76 comuni). Gli abitanti, che già un secolo addietro (1831) erano 12.903, furono nel 1921 circa il doppio: 23.966 (18.618 nel 1931), oggi
Monumenti. - La cattedrale di Monreale è una delle più grandiose costruzioni del Medioevo: l'architettura del periodo normanno in Sicilia conclude con essa il suo svolgimento. La sua pianta è a tre navate a colonnati sostenenti archi acuti al modo arabo: alle navate è innestato un oratorio quadrato delimitato da pilastri, dal quale si accede al presbiterio, congiunto con due arcate alla protesi e al diaconico e terminato da tre absidi in corrispondenza delle tre navate. È un tipo di chiesa misto di elementi greci e latini con influssi arabi, che ha come antecedenti la cattedrale di Cefalù, la chiesa della Magione e dei Vespri a Palermo, ma a Monreale la coesione delle parti è più stretta e organica, l'effetto d'insieme è più armonico e consono allo spirito latino.
La facciata, come nella cattedrale di Cefalù, è preceduta da un portico fra due torri, rifatto nel sec. XVIII; le absidi sono decorate da tre ordini di arcate cieche intrecciate con incrostature di lava e di calcare, motivo comune a molte chiese normanne di Sicilia, ma qui svolto con maggiore ricchezza di ornati e di colori. Nell'interno le colonne sono adornate di capitelli che provengono da antichi monumenti romani, le pareti rivestite sino a una certa altezza di cipollino con liste verticali di mosaici e terminate da una balza a fioroni gigliati di aspetto arabo. Al disopra sono tutte interamente rivestite di mosaici, la cui esecuzione si protrasse probabilmente anche dopo il 1182. Quelli della navata principale mostrano somiglianze coi mosaici della Cappella Palatina di Palermo, che rappresentano le medesime scene dell'Antico Testamento; quelli delle navatelle e del transetto sono di fattura meno accurata con forme trite e colorito confuso. Secondo alcuni, la decorazione di Monreale fu opera di maestranze locali educate dai Bizantini, ma le varietà di stile e d'iconografia che vi si riscontrano possono invece rientrare tutte nelle varie tendenze dell'arte bizantina. Tra le opere d'arte che adornano il tempio occorre ricordare la porta dell'ingresso principale in bronzo, opera di Bonanno Pisano (1186), simile a quella del duomo di Pisa e modellata con lo stesso ingenuo talento di narratore. L'altra porta del fianco è opera di Barisano da Trani che l'adornò di formelle a stampo imitate da bassorilievi bizantini e classici.
Al duomo furono aggiunte costruzioni in varie epoche; dal 1547- al 1569 il portico sul fianco sinistro opera di Giandomenico e Fazio Gagini, nei secoli XVII e XVIII le cappelle di S. Castrense e di San Benedetto (1769) e quella del Crocifisso costruita dal 1678 al 1692 dal Giovanni da Monreale e da Angelo Italia.
Il magnifico chiostro a fianco della chiesa fu costruito contemporaneamente a questa. Le influenze arabe sono evidenti negli archi acuti adorni di costoloni pensili e nel rivestimento a mosaico dei fusti delle colonne: le sculture che adornano le duecentosedici coppie di capitelli, e la cui esecuzione dovette protrarsi fino ai primi decenni del sec. XIII, appartengono interamente all'arte romanica. Sotto l'aspetto stilistico possono dividersi in diversi gruppi a seconda che mostrano influenze classiche o derivano dalla scultura lombarda, dall'arte bizantina o da quella romanica d'oltralpe. Raffigurano motivi simbolici o puramente ornamentali, immagini divine e di santi, e anche complesse scene bibliche. Accanto al chiostro si scorgono gli avanzi coevi del monastero: nel seminario attiguo i resti di un palazzo normanno.

Per un tour virtuale basta collegarsi a:
http://www.tour360.eu/panoramiche/monreale/

Gli altri monumenti di Monreale appartengono al periodo barocco: i più notevoli sono la chiesa del Monte e la chiesa di S. Castrense con stucchi della scuola del Serpotta. È dell'epoca normanna il Castellaccio di Monte Caputo.
testo di Vincenzo EPIFANIO - Luigi BIAGI - Giuseppe LA MANTIA  -  enciclopedia Treccani   
  
Piazza Vittorio Emanuele II e il Duomo




Foto del Chiostro
(da "Il giornale dell'arte", La sicilia normanna, Imperatoreblog.it)




Foto d'epoca (fornite da Rodolfo Lo Iacono)
  
















domenica 20 marzo 2016

Notizie storiche

da “ La Sicilia,la terra del sole”   (G. Badagliacca) 

La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso sono molto diverse. La leggenda racconta che intorno al 1540, nel Mediterraneo navigavano due navi: una con a bordo cristiani delle vicinanze di Palermo, e propriamente di Monreale, di Boccadifalco e di Altarello di Baida, l'altra era una nave turca. Si racconta che i turchi avessero con loro un Crocifisso che trattavano in modo molto irriverente. I marinai palermitani scandalizzati per gli atti contro la venerata immagine, chiesero ed ottennero di potere riscattare il simulacro del SS. Crocifisso in cambio di una forte somma di denaro.

Ritornati al porto di Palermo sorse tra loro questione a chi il "Crocifisso" dovesse appartenere e per stabilire chi dovesse avere il simulacro, quegli uomini decisero di metterlo sopra un carro trainato da buoi: dove si sarebbe fermato il carro, sarebbe sorta una chiesa che avrebbe custodito il "Crocifisso". I buoi si fermarono varie volte e in vari luoghi ma, percossi, continuarono il loro viaggio, poi si fermarono proprio dove ora sorge la chiesa della "Collegiata" e, nonostante le bastonate non vollero più muoversi.
Un' altra leggenda riguarda il Simulacro del SS.Crocifisso, racconta il Pitrè:"Una vecchietta sui 75 anni, certa Michela, mi ha raccontato: "Un monrealese aveva un giardino di rose, venne a Palermo a vederne, ma non trovò chi ne comprasse, onde s'avviò per andarle a buttare a mare. Quivi un marinaio gliele chiese in cambio di un Crocifisso ch'egli aveva in barca. A quel Crocifisso mancava la testa. Adagiata sopra un carro tirato da buoi, Esso fu portato fino a Monreale, proprio là, ai piedi dell'attuale Collegiata. Chiuso entro una chiesa e riaperto al terzo giorno, fu trovato bello e compiuto con l'espressiva testa che ora ha."
La storia però ci racconta cose ben diverse: intorno al 1400 fu costruita la chiesetta del SS. Salvatore perché sede della confraternita omonima. Questa chiesa in seguito divenne la sede del Collegio dei Canonici, fondato da Monsignor Venero e per questo venne chiamata "Collegiata". Fu Monsignor Venero, allora arcivescovo di Monreale, ad ordinare la fattura del "SS. Crocifisso" alla famiglia Gagini che a quel tempo era famosa in tutta la Sicilia.
Questo trova conferma nel fatto che in seguito all'incendio del Capellone avvenuto il 1 marzo del 1985, il simulacro del SS. Crocifisso fu restaurato dal Professore Angelo Cristaudo, di Acireale, sotto l'alta sorveglianza della Sovraintendenza ai beni Culturali.
Il Professore Cristaudo, che aveva restaurato precedentemente quello di Assoro, notò che tra i due Crocifissi vi era una grande somiglianza e rilevò che avevano lo stesso stile della barba, dei capelli e della corona; dello stesso stile era l'apertura del Costato e corrispondenti erano i piedi incrociati e le dita prolungate.
Rilevò anche che per la composizione dei due Crocifissi era stato utilizzato un materiale composto di tela, gesso, colla e carta pesta distesa su una struttura di assi di legno. La dichiarazione del Professore Cristaudo è molto importante perché sappiamo che l'autore del Crocifisso di Assoro è "Antonello Gagini" e questo ci permette di supporre che sia anche l'autore del Crocifisso della Chiesa di Monreale.


LA "VUCI" “…Ittamu tutti na vuci…”.

Durante la processione del 3 maggio si può ben udire questa tipica espressione dialettale appartenente al gergo dei Fratelli; infatti queste caratteristiche “Vuci” non sono altro che delle invocazioni nate su iniziativa di un singolo fratello, il quale con la mano protesa verso la Venerata Immagine, lancia appunto un grido, attirando l’attenzione del gruppo dei con frati, i quali a loro volta rispondono in coro “…Grazia.” Queste vuci, in dialetto siciliano, appartengono ad una vera e propria tradizione popolare,legata fortemente ad un significato religioso- culturale. Riportiamo le dodici “vuci”: E che bedda sta iurnata U signori è pi la strata! Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi su beddi sti quattro rosi Nostru Patri ca’ ni vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che bedda sta santa cruci Aruramual tutta na vuci! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Cincu chiai, e cincu rosi Aruramuli iddu li vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che beddu stu crucifissu Fa li grazie sempri spissu! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Chi nsu beddi sti quattro ciuri Pirdunatici, Signuri! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Vi salutu, o Sacra Testa Ch’è di spini è incuranata Oi che la vostra festa Vaiu girannu pi la strata!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi fu beddu pi la strata! Nostru Patri torna a so casa! Grazia Patruzzu Grazia! Amurusu! Grazia! Nostru Patri!Binirici a campagna! Nostru Patri! Binirici i malati ! Grazia all’arma e ù pirdunu ri piccati.

giovedì 25 febbraio 2016

martedì 26 gennaio 2016

SPONSOR

Sponsor Privati



































                     

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                                                                Comune di Monreale



                                                                     Regione Sicilia






RIFERIMENTI

Comune di Monreale - Sindaco Piero Capizzi

Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo - Assessore Ignazio Zuccaro

Direttore artistico - Salvatore Autovino


Blogger -  Giuseppe Moschella

SUGGERIMENTI

Chiunque voglia scriverci e darci qualche suggerimento o consiglio lo può fare scrivendo su questo post e indicando nome, cognome e città di residenza.

Grazie

CONTATTI

Assessore al Turismo e Spettacolo,  dott. Ignazio Zuccaro - 338.4219122

Uffici Galleria Civica - Sig. Mimmo Russo - 091.6564647

Blogger - dott. Giuseppe Moschella - 091.6564643

email:  festadimonreale@gmail.com